Nuove evidenze scientifiche sulle origini di Trieste

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Data pubblicazione
Pubblicato il: 
30/03/2015

Presentata oggi nel corso di una conferenza stampa al Museo d'Arte Orientale “Nuove evidenze scientifiche sulle origini di Trieste", la scoperta pubblicata su PNAS che rivela nuove informazioni sulle origini della città.

Erano presenti il sindaco Roberto Cosolini, Fernando Quevedo direttore dell'ICTP e il prof. Michele Pipan, delegato alla Ricerca dell'Università di Trieste. Alla ricerca hanno dato il loro contributo, infatti, anche ilDipartimento di Matematica e Geoscienze, con un gruppo di ricerca guidato dallo stesso Prof. Pipan.

La ricerca: si troverebbe sul colle di San Rocco, lambito dal torrente Rosandra e non lontano dalla parte più protetta della baia di Muggia, la sede originaria di Tergeste. Si sarebbe sviluppata da un grande campo militare Romano costruito nei primi decenni del secondo secolo prima di Cristo e scoperto, insieme ad altri due forti di dimensioni più ridotte, da un team interdisciplinare di scienziati coordinato da Ictp e Centro Fermi (Roma), grazie a strumenti di indagine avanzati non invasivi.

La scoperta è eccezionale non solo per Trieste, perché il sistema di fortificazioni messo in luce, probabilmente costruito durante la guerra romana contro Istri del 178-177 avanti Cristo, è uno dei più antichi esempi di architettura militare romana conosciuti.

La scoperta, pubblicata ieri sulla prestigiosa rivista scientifica americana Proceedings of the National Academy of Sciences, è stata portata alla luce non con i tradizionali metodi utilizzati negli scavi archeologici, ma grazie a risultati prodotti dalla tecnologia LiDAR (Light Detection And Ranging) e GPR (Ground Penetrating Radar).

Ultimo aggiornamento: 27-04-2015 - 16:31
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