Il nerd adesso va di moda e così Matematica raddoppia
Articolo tratto dal quotidiano Il Piccolo 03 febbraio 2017
Quella in matematica non è una laurea per tutti: serve una certa inclinazione per formule e geometrie, una passione per l’astrazione e una forte motivazione per portare a termine il percorso. Eppure quest’anno gli iscritti alla laurea triennale in matematica dell’Ateneo giuliano sono praticamente raddoppiati: da 32 a 57. Un incremento che, seppure in misura minore, ha riguardato anche Geologia (passata da 51 a 75 iscritti) e pure Fisica, che dopo il boom dell’anno scorso è cresciuta ancora, da 149 a 164 matricole. Un exploit che, confessa il professor Franco Obersnel, responsabile del Piano Lauree Scientifiche per l’insegnamento di Matematica, ha sorpreso i docenti stessi. «È un record storico: all’Università di Trieste non abbiamo mai raggiunto questo numero di studenti di matematica - spiega -. E anche per Fisica abbiamo i numeri di una grande università». Ma poi, a cercarle, come hanno fatto i docenti, le ragioni ci sono. Eccome. Un ottimo piazzamento nelle graduatorie più note che danno un voto ai vari insegnamenti delle università, che ha fatto arrivare iscritti da tutt’Italia. E un lavoro costante rivolto agli studenti e ai docenti delle scuole superiori della città e della regione, che grazie al Piano Lauree Scientifiche l’anno scorso ha coinvolto più di 1200 ragazzi e 150 docenti.
Se i corsi di studio in matematica e fisica affascinano sempre più ragazzi e ragazze molto si deve, spiega Obersnel, anche a un vero e proprio cambiamento di mentalità, cui in questi ultimi anni hanno contribuito molti fattori. Da un lato la scienza è più vicina al grande pubblico, grazie a operazioni come Trieste Next. Dall’altro è cambiata la percezione del matematico, del fisico: da nerd a superstar, da uomo un po’ autistico e coi capelli bianchi a giovane ricco di fascino. A questo cambio di prospettiva hanno contribuito molto tv e cinema: basti pensare a serie come Numb3rs, in cui l'agente speciale dell'Fbi Don Eppes sarebbe perduto senza il fratello Charlie, genio matematico che lo aiuta a risolvere i casi. «I ragazzi hanno capito che studiare matematica non significa poter fare soltanto l’insegnante o il ricercatore - sottolinea Obersnel -: l’anno scorso, per il ciclo di incontri “Matematici al lavoro”, che organizziamo per presentare i possibili sbocchi lavorativi per un nostro laureato, abbiamo ospitato i responsabili delle risorse umane di grandi aziende, come per esempio Google, che sono continuamente alla ricerca di matematici».
Certo è che i docenti dell’insegnamento non riposano sugli allori e anche quest’anno hanno messo in piedi un ricco e variegato programma per studenti e docenti, ancor più ghiotto visto che alla maturità quest’anno è uscita proprio matematica.
Ormai i docenti universitari sono rodati, è da più di dieci anni che partecipano al Piano nazionale Lauree Scientifiche. Ma sul piatto quest’anno c’è un’altra novità: il “Circolo matematico”, che propone agli studenti delle superiori incontri periodici in un’atmosfera informale per discutere di curiosità matematiche di vario genere. Il prossimo appuntamento è il 17 febbraio, con il professor Daniele Del Santo che racconterà de “La rovina del giocatore e altre storie” legate al calcolo delle probabilità. I laboratori invece sono un’attività storica, che l’anno scorso ha coinvolto quasi 260 studenti. Quest’anno ne sono stati attivati cinque, che prevedono la progettazione comune tra docenti della Scuola e dell’Università: c’è Computer e didattica, Equazioni e Duelli Matematici, Codici e crittografia, Geometria e Natura e un Laboratorio di autovalutazione, che prepara gli studenti alle prove per l’accesso all’università. Per i docenti di matematica delle superiori ci sono i seminari formativi. Il primo ha visto
la partecipazione di una novantina di insegnanti. Infine c’è la Coppa Aurea, la tradizionale gara di matematica a squadre, che quest’anno vedrà coinvolti 220 studenti di 32 scuole del Friuli Venezia Giulia, Veneto e Croazia: nel 2013 le scuole iscritte erano 13